Una review degli effetti a breve e medio termine
A più di un anno di distanza dall’inizio della pandemia che ci ha colpiti, e ad un anno circa dalla nascita della mia seconda bambina, scorgo qualche piccolo sorriso che Maria Sole, nata in piena pandemia, nei giorni dei picchi massimi dei contagi e morti, rivolge a figure estranee ed esterne al nucleo familiare; mentre Diego Mattia primogenito, di 29 mesi, utilizza nel gioco simbolico la mascherina alzandola e abbassandola con estrema naturalezza senza aver mai, almeno apparentemente, chiesto la funzionalità di questo oggetto fino a poco tempo fa, sconosciuto.
I bambini sono stati direttamente meno colpiti di altre categorie dal COVID-19, si sono ammalati molto meno e con sintomi molto meno gravi degli adulti, ma hanno comunque subito gravi conseguenze negli ultimi mesi.
Forse serviranno anni alle ricerche prima di osservare ed arrivare a constatare quali effettive conseguenze, i più piccoli si porteranno con sé dopo la pandemia e un lungo periodo di lockdown.
La riduzione dei contatti sociali, degli affetti più cari ha avuto un impatto importante sui bambini che, non si ferma soltanto al valore dell’amicizia, ma anche a quei rapporti che permettono al bambino di sviluppare la collaborazione con i pari, ad essere empatici, a fidarsi degli altri, tutti passi importanti verso lo sviluppo della propria personalità, passi che in questo momento storico sono stati interrotti da una pandemia.
Questa tesi prende in osservazione, una serie di piccole ricerche che sono state possibili ed attuabili in breve tempo, osservando i cambiamenti, le regressioni, i comportamenti problematici in bambini con patologie per arrivare infine a riflettere sugli esiti positivi o meno della DAD (Didattica a distanza) per gli alunni.
A cura di: Dott.ssa Giulia Fantoni
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https://www.researchgate.net/publication/350007603_Un_anno_di_DAD_e_isolamento_Una_review_degli_effetti_a_breve_e_medio_termine