30 SETTEMBRE – 1 OTTOBRE 2022
In Italia ogni anno i ricoveri per ictus sono circa 90.000, con una prevalenza nella popolazione over 65 anni (75%) e nei soggetti di sesso maschile. Con circa il 10% di decessi l’anno, l’ictus rappresenta la seconda causa di morte e la prima causa di invalidità.
Circa il 75% dei pazienti sopravvissuti a ictus, infatti, presenta forme di invalidità la gravità delle quali è variabile e può arrivare fino alla perdita dell’autosufficienza, con costi elevatissimi sia dal punto di vista personale, che sociale. Di grande importanza nella presa in carico del paziente colpito da ictus, sia in termini di aumento della sopravvivenza che di riduzione di altri esiti sfavorevoli, è il fattore tempo, attraverso le reti ictus e l’efficace gestione tra spoke e hub.
Obiettivo dell’incontro è il confronto tra hub e spoke territoriali e tra gli specialisti che in differenti momenti intervengono sul paziente affetto da ictus e da altre patologie, come le cardiocircolatorie, che possono rappresentarne fattori di rischio e predisponenti.
Responsabile Scientifico
Sabrina Anticoli: Direttore UOSD Stroke Unit, Azienda Ospedaliera S. Camillo Forlanini – Roma
Board scientifico
Maria Cristina Bravi: UOSD Stroke Unit, Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini – Roma
Domenica Crupi: UOC Neurologia, Azienda Ospedaliera S. Camillo Forlanini – Roma
Marilena Mangiardi: UOSD Stroke Unit, Azienda Ospedaliera S. Camillo Forlanini – Roma
Francesca Romana Pezzella: UOSD Stroke Unit, Azienda Ospedaliera S. Camillo Forlanini – Roma