Il dolore cronico è presente in più del 10% della popolazione generale, può essere localizzato o diffuso e spesso le differenti forme di dolore costituiscono un continuum. Il dolore cronico affligge circa il 10-14% della popolazione ed è una delle principali cause di richiesta di consulto al medico curante.
La Fibromialgia ha una prevalenza nella popolazione generale del 2 – 4 %; ed è caratterizzata sul piano clinico da dolore diffuso, accompagnato da fatigue, alterazioni della memoria, disturbi del sonno e diversi sintomi somatoformi.
Spesso la diagnosi di dolore cronico è esclusivamente clinica e questo vale in particolar modo per la fibromialgia. Quest’ultima è una sindrome complessa e ciclicamente gli specialisti di riferimento operano una revisione critica dei differenti aspetti inerenti all’epidemiologia, i meccanismi fisiopatologici ed i criteri diagnostici utilizzati. Il trattamento farmacologico sia nel dolore cronico che nella fibromialgia è spesso parzialmente efficace e caratterizzato da scarsa tollerabilità ed effetti collaterali. Per realizzare quindi un trattamento con buone probabilità di successo è necessario un approccio multidisciplinare che consideri la combinazione di interventi non farmacologici e farmacologici per il trattamento complessivo della persona.
Obbiettivo dell’incontro è quello di favorire un confronto tra gli specialisti che trattano pazienti con dolore cronico e fibromialgia, focalizzando le differenze e gli aspetti comuni con l’intento di costruire un approccio integrato che metta al centro il paziente e i suoi bisogni.
RESPONSABILI SCIENTIFICI
Fabio Araimo, Direttore Responsabile UOSD
Manuela Di Franco, Reumatologia. Professore Associato di Reumatologia Dipartimento di Scienze Cliniche Internistiche, Anestesiologiche e Cardiovascolari
Livia Ottolenghi, Odontoiatra. Professore Ordinario Malattie Odontostomatologiche, Sapienza Università di Roma
ISCRIZIONI
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