Nel momento in cui il dolore rappresenta una corretta risposta di adattamento, essenziale per evitare danni tessutali, può essere definito semplicemente un sintomo. Quando tale evenienza comincia a venir meno, allora possiamo parlare di condizione di dolore patologico.
Molto si dibatte ancora su quando tale fenomeno comincia a dominare la scena clinica, diventando una risposta di maladattamento ad un insulto tissutale, e sono certamente numerose le condizioni di dolore patologico in cui questo avviene, creando le basi per fenomeni di cronicizzazione.
Quando parliamo di dolore ricorrente, persistente e cronico, spesso facciamo riferimento a fenomeni che hanno elementi di fisiopatologia in comune, pur restando sindromi clinicamente differenziate. Ma, in quanto differenziate, tali condizioni presentano una serie di criticità con cui il clinico è costretto a confrontarsi: distinguere il tipo di dolore, valutarne l’intensità, gestire gli effetti collaterali, garantire l’aderenza alle terapie, e, non meno importante, considerare i criteri di scelta tra le classi e nelle classi di farmaci.
Il Corso affronta questa serie di argomenti, al fine di consentire un approccio diagnostico/terapeutico razionale, rispettando i criteri di appropriatezza prescrittiva dei farmaci analgesici.
Una particolare attenzione sarà dedicata al corretto utilizzo dei farmaci oppiacei, discutendone il razionale, la corretta impostazione posologica, i criteri di differenziazione e il profilo di pazienti che possono beneficiarne.
Faculty
Edoardo Petrone: UO Terapia del Dolore – Ospedale Sant’Eugenio Roma
Simone Orelli: Medico di Medicina Generale, Pontinia