In treno … con i ricordi

17 Luglio 2019
In treno … con i ricordi

Rossana F. Colucci, Vincenzo Galgano

La terapia del viaggio

Gianni ha 78 anni e da tempo è affetto da malattia di Alzheimer di grado moderato. Ex capostazione con una brillante carriera all’interno di Ferrovie dello Stato, è sposato con Adelia, sua più importante caregiver.
In carico presso l’Associazione Alzheimer Bari, Gianni e Adelia sono stati i protagonisti di un progetto terapeutico, “La terapia del Viaggio”, che ha come finalità la riduzione degli effetti più invalidanti di questa patologia.
“La demenza di Alzheimer è una malattia neurodegenerativa, caratterizzata da un lento e progressivo deterioramento neuronale, che compromette le capacità cognitive e funzionali del paziente”, spiegano i referenti dell’Associazione Alzheimer Bari, “Coloro che ne sono affetti perdono progressivamente la memoria, la capacità di esprimersi ed anche di formulare pensieri coerenti; a questi deficit si affianca un’ampia gamma di sintomi comportamentali quali i deliri, l’aggressività, il vagabondaggio, le allucinazioni e l’alterazione del ritmo sonno-veglia”.
L’invecchiamento progressivo della popolazione, dovuto a migliori condizioni socio-sanitarie che hanno innalzato l’età media della popolazione, ha fatto sì che i casi di pazienti affetti da questa patologia sia in continuo aumento, per cui la malattia di Alzheimer è oggi considerata un’emergenza sanitaria, psicologica e sociale, con costi elevatissimi sia per i pazienti, sia per le loro famiglie, sia per la società.

Approcci terapeutici alla Malattia di Alzheimer

Nonostante l’interesse crescente della comunità scientifica per questa patologia, a oggi non è ancora disponibile alcuna terapia farmacologica specifica, in grado di arrestare il processo neurodegenerativo.
Tuttavia, negli ultimi anni sono stati sviluppati strumenti valutativi e riabilitativi, mirati a supportare il clinico nella gestione dei pazienti con la finalità di migliorarne la qualità di vita e ridurre l’emergenza sintomatologica: declino cognitivo e funzionale, peggioramento del tono dell’umore, disturbi del comportamento.

La Terapia del Viaggio

È una delle terapie non farmacologiche utilizzate dall’Associazione Alzheimer Bari nel trattamento dei pazienti affetti da malattia di Alzheimer. Diffusa in Italia dal 2009 dallo psicopedagogista Ivo Giovanni Cilesi, rappresenta un importante intervento psicosociale finalizzato proprio alla riduzione dei disturbi del comportamento e al miglioramento del tono dell’umore, nonché alla stimolazione dell’area cognitiva dei pazienti, favorendo in essi il riemergere dei propri ricordi. Terapeuticamente “… non è importante la partenza o la meta di arrivo, ma il viaggio …” inteso come contenitore di benessere.
Presso Casa Alzheimer Don Tonino Bello di Bari, dal 2015 è disponibile uno spazio appositamente attrezzato in modo da ricostruire uno scompartimento in scala ridotta, realizzato su misura e a perfetta somiglianza di quelli delle tipiche carrozze ferroviarie in uso in Italia e in Europa negli anni ’90. In tale scompartimento, grazie a poltroncine, cappelliere, luci e a un grande schermo TV che funge da finestrino, si simula un viaggio lungo itinerari cari al paziente, scelto partendo dal vissuto dell’ospite o da altre valutazioni che gli operatori (neuropsicologi, educatori, psicologi, geriatri, psicoterapeuti e operatori sociosanitari) ritengono prioritarie.

In una giornata di luglio, gli operatori dell’Associazione Alzheimer Bari, hanno organizzato per Gianni un nuovo viaggio in treno, questa volta reale: dalla stazione centrale di Bari alla stazione di Lecce. La scelta dell’itinerario è stata fatta sulla base della storia di Gianni. Durante il viaggio sono state organizzate alcune sessioni di reminiscenza, che hanno permesso di stimolare la naturale tendenza di Gianni a rievocare esperienze piacevoli e momenti significativi del proprio passato, legati in particolar modo al tema del viaggio, alla sua terra d’origine e alla musica, passione che ha segnato e accompagnato tutta la sua vita.
La partecipazione a questa speciale sessione terapeutica ha offerto a Gianni la possibilità di vivere dal vivo una nuova esperienza di viaggio, cosa a lui ben cara e fonte di tanti ricordi legati alla sua precedente attività lavorativa come capostazione.
Grazie e per mezzo di questo meraviglioso viaggio reale, in cui sono stati coinvolte ben 23 figure professionali, è stato possibile ampliare i benefici ottenuti nel contesto dei viaggi virtuali.

Il Dott. Lattanzio, Ass. Alzheimer Bari, accoglie Gianni e Adelia per condurli presso la stazione centrale di Bari, dove avrà inizio il viaggio
Una delle sessioni di reminiscenza. Gianni lavora qui con il Dott. Galgano e la Dott.ssa Lograno, psicologi con i quali è solito rapportarsi durante le attività di stimolazione di gruppo e individuale
Gianni suona l’armonica a bocca, strumento musicale a lui particolarmente caro

www.alzheimerbari.it

www.terapia del viaggio.it

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