LA MALATTIA DI LYME PRENDE IL NOME DALL’OMONIMA CITTADINA AMERICANA IN CUI FU DESCRITTO IL PRIMO CASO
Le zecche sono artropodi chelicerati delle dimensioni di pochi millimetri. Appartengono alla classe Aracnida come ragni, acari e scorpioni. La zecca è un parassita esterno soprattutto di mammiferi ed uccelli.
La borreliosi di Lyme deve il nome all’omonima cittadina americana in cui fu descritto il primo caso nel 1975. La malattia di Lyme è oggi la più diffusa e rilevante patologia trasmessa da vettore con diffusione nelle zone geografiche temperate ed è seconda, per numero di casi, solo alla malaria fra le malattie che richiedono un vettore artropode per la diffusione¹. Il vettore tipico per la borreliosi di Lyme è appunto la zecca.
L’incidenza della malattia di Lyme è sconosciuta. La maggior parte delle stime si basano sui casi confermati in laboratorio, escludendo quelli diagnosticati clinicamente e quelli non diagnosticati².
La borreliosi
La borreliosi è un’infezione batterica causata dalla Borrelia burgdorferi. L’incidenza è variabile e in Europa è stimata in circa 1-70/20.000. I sintomi clinici possono essere suddivisi in tre stadi. L’esordio si verifica dopo 3 giorni/1 mese dalla puntura di una zecca (di solito il paziente è cosciente della puntura) e si estrinseca con un eritema migrante, una lesione cutanea caratteristica che si manifesta successivamente in siti diversi del corpo. Lo stadio successivo è caratterizzato dalla disseminazione al sistema nervoso centrale (che esita in paralisi facciale, encefalite, ecc.), alle articolazioni, alla cute, al cuore e all’occhio. Il terzo stadio (cronico) si manifesta con sintomi articolari, neurologici e cutanei. La malattia si trasmette all’uomo con la puntura delle zecche contaminate (Ixodes), ma gli ospiti principali sono i roditori, gli uccelli e le lucertole.
Diagnosi, trattamento e prevenzione della sindrome di Lyme
La diagnosi si basa sul riconoscimento del quadro clinico durante lo stadio iniziale della malattia, sull’individuazione della Borrelia burgdorferi con l’analisi colturale, la PCR e il ritrovamento del DNA della Borrelia burgdorferi, o sull’identificazione di un aumento dei livelli degli anticorpi nei pazienti al secondo e al terzo stadio della malattia.
Il trattamento di elezione consiste nella somministrazione di antibiotici (amoxicillina e cicline); la terapia è tanto più efficace quanto più precocemente si somministrano gli antibiotici.
La prevenzione consiste nell’eradicazione delle zecche e nell’adozione di misure protettive contro i morsi delle zecche sulle persone che visitano zone ad alto rischio³.
Sono molte le star hollywoodiane colpite da borreliosi, è necessario ricordare che la malattia di Lyme è considerata una delle patologie infettive in più rapida diffusione in Nord America.
Procedura per la rimozione delle zecche²
In caso di morso rimuovere la zecca il prima possibile.
Il modo più sicuro per rimuovere una zecca è utilizzare pinzette a punta fine, o altro strumento idoneo alla rimozione della zecca.
Afferrare la zecca più vicino possibile alla cute.
Tirare lentamente con decisione verso l’alto, dal momento che l’apparato boccale della zecca lasciato nella cute può causare un’infezione locale.
Dopo la rimozione della zecca, disinfettare o lavare con acqua e sapone la zona del morso, controllandola per diverse settimane per eventuali cambiamenti.
Contattare il medico in caso di malessere informandolo di eventuali punture di zecca o se si è recentemente trascorso del tempo in spazi aperti.
A cura di: Dott. Marco Tanini
Sitografia
¹ https://www.epicentro.iss.it/zecche/borreliosi