Autore
Rita Bolzoni
Religione e scienza in dialogo sul fine vita – Una prospettiva di bioetica pubblica
A chi è destinato
Questa tesi è rivolta a professionisti sanitari, operatori sociosanitari, studenti e studiosi interessati al dialogo tra scienza, religione e bioetica, con particolare attenzione al tema delicato del fine vita. Il lavoro si inserisce nell’ambito del Master in Bioetica promosso da Elform.
Perché leggerla
In un tempo in cui le scelte sul fine vita interrogano medicina, diritto e società civile, questo elaborato affronta con rigore e sensibilità la complessità del tema. L’autrice intreccia riflessione teorica, normativa e umana, arricchendo il percorso con le voci di due autorevoli protagonisti: Mons. Renzo Pegoraro, Cancelliere della Pontificia Accademia per la Vita, e la Dott.ssa Anna Roman, medico palliativista. Ne nasce un testo che mette in dialogo prospettive differenti, con l’obiettivo comune della dignità del morire.
Cosa troverai nella tesi
- Una panoramica storica e concettuale della bioetica, dalle origini alle principali correnti di pensiero (principialismo, contrattualismo, utilitarismo)
- Un’analisi critica del quadro normativo italiano ed europeo in tema di cure palliative, DAT, eutanasia e suicidio assistito
- Approfondimenti sul ruolo della spiritualità come risorsa nelle fasi terminali della vita
- Testimonianze e riflessioni raccolte da figure di spicco della bioetica e della medicina palliativa
- Una riflessione conclusiva sul ruolo del bioeticista come mediatore culturale e professionale nelle decisioni più complesse
Un’opera che restituisce valore alla parola “cura”, fino all’ultimo istante di vita.
La tesi di Jessica Mantovani è un esempio virtuoso di connessione tra teoria e pratica, tra norme e vissuti, tra scienza e fede. Un invito a ripensare il valore della vita e della cura fino all’ultimo istante, nella prospettiva di una bioetica capace di proteggere la vita fino alla fine.
Anteprima
Religione e scienza in un colloquio sul fine vita
Un percorso tra arte, cura e inclusione nelle demenze: l’esperienza di Sally Gabori come modello di resilienza creativa nella terza età.